Collezione: Fragranze e Essenze

La storia ha lasciato nei nostri ricordi l'impressionante architettura egizia, le numerose conquiste di Alessandro Magno e l'onnipotente città di Roma. Ma quali tracce hanno lasciato le fragranze e i profumi di queste diverse epoche e che ruolo hanno svolto?

Nel 5 secolo D.C. gli oli profumati e gli incensi erano utilizzati maggiormente nei rituali religiosi in tutta l’Europa. L’affollamento delle varie classi sociali durante le funzioni religiosi negli spazi angusti delle prime chiese cristiane inducano i preti di bruciare generosamente incenso per coprire l’odore dei partecipanti. Per molti secoli molti cristiani evitavano l’igiene personale, in quanto considerato dalla chiesa come un peccato di vanità. Ma a differenza dei cristiani, le comunità islamiche davano molta importanza alla cura personale e della casa. Nell’est dell’Impero Bizantino i vecchi bagni romani evolvono in hammam o bagni turchi.

Nel Medio Evo, durante il rituale del funerale, le famiglie benestanti desideravano ostentare i più esotici oli profumati come segno della pietà, ma anche dello status sociale.

Il valore delle spezie e degli incensi era molto cresciuto dopo il declino dell’Impero Romano. Gli arabi controllavano ed intermediavano la maggior parte dei mercati, usando un mix di incenso e timo per profumare le loro dimore nomade.

Nella chiesa ortodossa le prime testimonianze dell’uso dell’incenso durante il cerimoniale liturgico risale al quarto secolo D.C. Le materie prime utilizzate nella tradizione ortodossa sono polvere d’incenso o resina d’abetemescolate con oli essenziali. Oggi altri ingredienti utilizzati sono oltre la franchincenso, la resina di benzoino e il vetiver. 

Per la religione ebraica l’incenso ( ketoret) era una componente importante nel tempio di Salomone a Gerusalemme. L’incenso offerto sull’altare è descritto in dettaglio nel libro Exodus ed era strettamente legato a l’utilizzo sacro; l’utilizzo domestico o profano era punito con l’esilio.

Nella Cina taoista, l’incenso aveva vari utilizzi: religioso, medicinale e domestico. Oltre al significato [incenso], la parola cinese xiang significa anche fragranza, profumo, aroma, spezie. Nella medicina tradizionale cinese la canfora era utilizzata per malattie agli occhi, come la cataratta.

L’incenso era impegnato anche per calcolare il tempo; sempre in Cina, il rituale della combustione dell’incenso ha sviluppato una forma d’arte sofisticata, denominata xiangdao.  Per la creazione dei profumatori d’ambiente a bastoncino si utilizzava il bamboo, avendo ottime caratteristiche per la combustione. 

La rotta principale del commercio degli incensi era controllata dagli Arabi, che portavano franchincenso e mirra con le carovane di cammelli. Il commercio dal sud di Penisola arabica al Mediterraneo fiori specialmente tra III secolo A.C. e II secolo D.C. e fu cruciale per l’economia dello Yemen e Somalia.

 Al picco massimo di questo commercio, potevano essere trasportate 3.000 tonnellate di incenso e il viaggio molto impegnativo durava 62 giorni, passando per città, oasi e fortezze.

L’importanza storica del commercio di profumi nello sviluppo di un territorio cosi vasto, dall’ovest dell’Impero Romano a Yemen, dalla Palestina alla Somalia, da Petra a Roma, è incalcolabile. Questo commercio ha sostenuto popoli nel loro consolidamento, ha causato guerre e ha creato enorme benessere